sabato 24 marzo 2018

pc 24 marzo - Il “progetto Blutec” in alto mare: operai che protestano per i mancati pagamenti e il sindaco di Termini Imerese che non si fida del “piano” ritira in ballo la Fiat…

Ieri mattina gli operai della Blutec (ex Fiat) di Termini Imerese sono stati costretti a manifestare con un sit-in davanti la fabbrica per reclamare il pagamento dello stipendio di febbraio non ancora arrivato.

Dall’altro lato il sindaco Giunta, che ha partecipato agli incontri a livello nazionale sembra che abbia capito che il famoso piano di rilancio della Blutec è tutta aria fritta, ma stranamente tira in ballo la Fca (ex Fiat) di Marchionne che non voleva avere più niente a che fare con lo stabilimento… insomma, siamo al chiarimento della presa in giro della cessione della Fiat alla Blutec e del suo piano (e prima ancora a tanti altri progetti...), presa in giro che dura oramai dal 2012. 
Mentre vengono riconfermati negli incontri solo ammortizzatori sociali!
Possono gli operai continuare ad andare avanti con gli “ammortizzatori” all’infinito…?

FABBRICHE
BLUTEC, Giunta: Fca riapre altrove, pensi a Termini
“Fca progetta di riaprire Rivalta e sta rimodulando nel territorio la propria presenza produttiva. Ma non si possono spegnere i riflettori sullo stabilimento di Termini Imerese che è uno dei migliori e dei più produttivi”. Il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, rimette sul tavolo delle trattative il caso della fabbrica ex Fiat chiusa nel 2012 e parzialmente riattivata con il piano Blutec. La realizzazione del progetto doveva essere verificata nei giorni scorsi ma l’incontro la Ministero non ha prodotto, secondo i sindacati, risultati incoraggianti rispetto alle commesse annunciate. Ora gli operai dell’indotto manifestano preoccupazioni per le scelte di Fca che sembrano escludere un interesse su Termini Imerese. Il sindaco è tornato a chiedere “altri segnali” e ha proposto di mandare in prepensionamento gli oltre 150 lavoratori Blutec che ne hanno i requisiti per essere sostituiti dagli operai dell’indotto rimasti privi di garanzie sociali.
Giornale di Sicilia
14 marzo ’18

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